Il piccolo centro di Penango è dominato dalla chiesa parrocchiale di San Grato, ricostruita nel XVIII secolo su disegno dell’architetto Francesco Ottavio Magnocavallo: l’edificio sacro, in stile barocco piemontese, ospita tele di Guglielmo Caccia e lavori di ebanisteria dell’artigiano locale Giovanni Andrea Allemano. Il Magnocavallo lavorò anche alla ricostruzione della chiesa di San Vittore in frazione Cioccaro, su preesistente impianto romanico.
Dopo 350 metri si incrocia un’altra strada, il percorso prosegue dritto, attraversandola. Si passa tra due cascine e, dopo 150 metri, si attraversa la strada tenendo la destra per appena 20 metri, dopo i quali s’imbocca la prima strada sterrata che si incontra a sinistra e che attraversa i campi.
Grana è situato su un colle alla destra del torrente Grana, di cui ne riporta il toponimo. L’ampio sagrato della Parrocchiale è anche un ottimo punto panoramico che consente di spingere lo sguardo sul Monferrato Astigiano, fino ad abbracciare la cerchia delle Alpi.
All’interno della canonica trovano posto una Sala dei Reliquiari e un Museo di Arredi ed Arte Sacra. Tra le opere rilevanti del Sei e Settecento anche dipinti del Crosio e Di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo. Il Museo comprende anche paramenti e arredi sacri ed altari in oro e argento finemente cesellati.