È un percorso ad anello che, partendo da Monastero Bormida, collega le torri medioevali di Monastero Bormida, San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano e Vengore. Durante il percorso sono visibili anche le torri di Perletto, Denice e Castelletto d’Erro. Tutte queste torri costituivano la linea di difesa della Marca dei Marchesi del Carretto, che in quei tempi controllavano buona parte delle Langhe e dell’Appenino Ligure contro le invasioni saracene.
Poiché il sentiero sovente interseca o fiancheggia le strade asfaltate può anche essere percorso a tratti in tempi diversi, utilizzando l’auto per portarsi in prossimità del tratto che si vuole percorrere. Poiché il percorso si snoda principalmente sui crinali, sono rare le sorgenti o fonti d’acqua, ma in compenso si può godere dell’ospitalità dei valligiani che sono felici di aprire le loro case al viandante assetato e di offrire i prodotti tipici del territorio come la famosa Robiola di Roccaverano. Si possono poi fa facilmente incontrare lungo il percorso caprioli e daini e, nelle belle giornate, la vista spazia su buona parte dell’arco appenninico e alpino, dal Monte Beigua alle Alpi Liguri, Alpi Marittime, Monviso, Alpi Cozie e Graie, Monte Bianco, Cervino, Gruppo del Rosa, Alpi Pennine.
Segnaletica: il sentiero è segnato con segnaletica ufficiale CAI bianca e rossa, tabelle e frecce indicanti le principali località e luoghi di interesse, indicatori di direzione 5T sulle paline. Permane inoltre la vecchia segnaletica a rombo e losanga di colore giallo e frecce in legno nei bivi principali.