Partenza a Nizza Monferrato dalla centralissima Piazza Garibaldi, nei pressi del Foro Boario. Procedi su via Corsi dove incontrerai Palazzo Crova (sede del Museo Art ‘900, con le collezioni di Davide Lajolo), ma se vuoi anche dalla parallela via Carlo Alberto che si apre su piazza Martiri di Alessandria dove si erge, secolare, il simbolo della città: il Campanon, ovvero la torre campanaria del municipio. Raggiungi quindi la SP 456 e, superato il lungo tratto di binari della stazione, prosegui dritto fino alla rotonda per svoltare a sinistra in direzione Bruno/Mombaruzzo. Poche centinaia di metri e svolterai a destra su Strada San Michele e successivamente Strada Crivellini. E’ tutto un susseguirsi di curatissimi vigneti e piccole e medie aziende vinicole e la strada diventa sempre più stretta ed essenziale.
Regione Leiso ti porterà poi ai piedi di Moasca e raggiungerai Piana del Salto dove, volendo, puoi intercettare l’anello della Strada del Moscato, altro suggestivo itinerario della Strada del Vino Astesana. Svolta seguendo le indicazioni per Regione Rodotiglia e poco dopo a destra in Strada Val Calosso. Raggiunta Regione Salere svolta sulla provinciale e, poco dopo, su una piccola strada secondaria che sale, passando da Regione Crena, fino ad Agliano Terme con il suo paesaggio ordinato e le sue acque salubri conosciute fin dall’epoca romana. Attraversa l’abitato e scendi tramite strada Fornaci Stazione che con qualche salita seguita da brevi discese ti aprirà le porte di Castelnuovo Calcea, il paese che diede i natali a Angelo Brofferio, al quale è dedicato il Museo “Me Ritorn”. Via Alfieri e a seguire via Gavelli ti riporteranno nella natura e Strada Bricco ti porterà alle porte di Nizza Monferrato.
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La Strada del Moscato di Canelli
Crinali mozzafiato, vigneti a perdita d’occhio, paesi dal fascino antico e paesaggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un viaggio tra tralci, pampini e grappoli che tutti conoscono nella loro versione liquida e pochi hanno il privilegio di vivere allo stato vegetale.
Scopri di piùStrada della Barbera della Rocchetta
Si chiama Rocchetta Tanaro, perché da quattro millenni, su questa sponda del fiume l’uomo ha trovato un posto fertile e quieto dove dedicarsi all’agricoltura e ai commerci. Ma potrebbe anche chiamarsi Rocchetta Barbera, perché da qui negli anni ’80 partì la sfida di Giacomo Bologna per far conoscere al mondo intero un vino fino ad allora considerato “vino del popolo” e, a torto, poco degno di attenzioni. Oppure potremmo chiamarla Rocchetta della Natura perché da qui inizia una delle Riserve Naturali più estese della Provincia di Asti.
Scopri di piùPercorsi dell’Astesana
Un territorio antico, colmo di storia, ma anche una Strada del Vino con oltre 200 aziende associate che promuovono, tutte insieme, uno degli angoli più belli del Piemonte: l’Astesana.
Scopri di piùLa Strada del Brachetto
Non tutti i rubini sono da indossare, qualcuno si fa anche assaporare. E’ il rosso rubino del Brachetto, il vino che non poteva mai mancare nei salotti delle “madamin” piemontesi. Il vino dolce, aromatico, poco alcolico, vivace e profumato di rosa che veniva servito fresco quando andava di moda ritrovarsi in casa per delle visite di cortesia. I tempi sono cambiati, ma il Brachetto ha mantenuto questa sua allure di raffinata bevanda da chiacchiere e momenti felici.
Scopri di piùNOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.