Numerosi parcheggi si trovano nella zona sud del centro cittadino, presso Piazza degli Alpini (area giochi e fontana). Da qui si vede già l’inizio della visita caratterizzata dall’imponente Arco Ottocentesco di Porta Narzole (curiosamente mai terminato). Si supera l’arco percorrendo la principale Via Vittorio Emanuele II, punteggiata da negozi e locali, per superare Palazzo Salmatoris, che ospita sovente mostre temporanee e convegni, e arrivare al bel Palazzo Comunale di chiara epoca Quattrocentesca con archetti gotici, anticipato dalla Torre Civica, sulla cui facciata si trova, oltre all’orologio normale, anche un lunario. Nel Palazzo Comunale è situato anche l’Ufficio del Turismo in cui reperire ulteriori informazioni.
- per chi: per tutti, adatto ai passeggini
- quando: tutto l’anno
Si continua lungo la via fino a raggiungere il candido Arco di Belvedere di epoca Seicentesca. Una volta oltre, si devia a sinistra così da raggiungere, appena prima del Santuario Madonna del Popolo, il giardino dell’Antico Orto dei Padri Somaschi, dove poter andare alla scoperta dei fiori commestibili e delle piante ornamentali utilizzate un tempo. Tornati indietro all’Arco di Belvedere, si prende a sinistra così da raggiungere il sito degli antichi bastioni (fontana e wc). Si continua verso destra, superando un edificio sacro e arrivando ad un parco giochi. Subito dopo, si devia verso sinistra imboccando un tratto completamente pedonale che ricalca l’antico tracciato delle mura difensive, con affacci panoramici verso nord in direzione di Bra (panchine) e ombrosi platani.
Percorso tutto il tratto pedonale si sbuca a est del centro abitato, si attraversa la provinciale per prendere verso destra Via Cavour, lungo la quale si trova l’emozionante Museo della Magia, uno dei più importanti a livello europeo. Un mondo tutto dedicato all’illusionismo e alle arti magiche con la possibilità di sperimentare dal vero alcuni trucchi ed effetti ottici di grande livello.
Terminata la visita, si torna indietro lungo il tratto già percorso di Via Cavour per poi prendere a destra Via Regina Margherita (fontana) che si snoda quasi come una balconata: la vista si apre verso il Tanaro e le Langhe. La via porta sul fianco del Trecentesco Castello Visconteo, un maniero impressionante per forma e dimensioni, ma purtroppo non visitabile internamente perché privato. Lo si aggira per ammirarne il fronte percorrendo un tratto del Viale dei Platani, una sequela di alberi notevoli che la leggenda vuole esser stati piantati da Napoleone dopo aver assediato la città nel 1796. Una volta davanti all’ingresso ufficiale, si prende a destra Viale Salmatoris, tornando così al punto di partenza.
Note
Una curiosità? Cherasco è il paese delle lumache: qui, infatti, si trova l’Istituto Internazionale di Elicicoltura (allevamento delle lumache) che disciplina l’allevamento di questo lento animale utilizzato per la cucina, ma non solo, poiché da tempo con la sua “bava” è ormai entrata nel mondo della cosmesi e della medicina.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.