La Court la vedi da lontano con i suoi inconfondibili cipressi, che regalano un'atmosfera rilassante e contemplativa.
Una tenuta antica che risale al 1800 e che ha un’estensione vitata, su due morbide colline, di oltre 20 ettari. Una delle tante? Non proprio, anzi, un luogo unico in cui natura, paesaggio, lavoro dell’uomo e arte convivono regalando un percorso fuori dagli schemi. Vini eccelsi (qui viene prodotto un Nizza DOCG), un riconoscimento UNESCO di cui andar fieri, ma anche una visione e un amore per queste colline che hanno illuminato la famiglia Chiarlo e che qui, nel 2003, ha creato un monumento a cielo aperto che incanta i visitatori di tutto il mondo: l’Art Park La Court a Castelnuovo Calcea.
Una delle prime “oasi” di land art in vigna mai realizzate in Italia: perfetta esaltazione di vino, paesaggio e arte contemporanea.
Arte per tutti, in un territorio che da sempre ha ben chiaro il significato e il valore dell’innovazione e della condivisione. Il progetto è stato realizzato con la regia dell’artista Giancarlo Ferraris e la collaborazione di Emanuele Luzzati che è l’autore della struttura del parco, suddiviso in aree tematiche dedicate ai quattro elementi della natura. Ed è su questi temi che hanno accettato di esprimersi artisti del calibro di Ugo Nespolo, Chris Bangle, Balthasar Brennenstuhl, Dedo Roggero Fossati, Peppino Campanella, Giancarlo Ferraris, Fabio Albino Cavanna e Marcello Mannuzza e, ovviamente, lo stesso Luzzati.

Un itinerario tra arte e natura da percorrere lentamente a piedi, in bici o in ebike.
L’Art Park La Court è una tenuta antica, ma in continua evoluzione: ogni anno si arricchisce di nuove opere e nuove installazioni non ultima la mostra fotografica permanente nata per celebrare le vendemmie (dal ’97 al 2007) e per rendere omaggio ai grandi vini che nascono da questi armonici poggi.
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