
GTL - Tappa 17
Anche questa tappa, che conduce nel paese tanto caro a Fenoglio, coincide con il percorso della Bar to Bar, per cui, prestate attenzione alla segnaletica.
Niella Belbo è un po’ un confine tra la nocciola e la patata (che è la gloria di Mombarcaro), ma vanno ricordati anche formaggi, miele, allevamento e cereali antichi che, da qui in poi, spruzzano di biondo il verde dei noccioleti. Dal centro del paese si prosegue in direzione San Benedetto e si procede su asfalto fino al bivio segnalato a destra, poi in discesa, per proseguire in sterrata fino al bivio a sinistra che scende nel rittano e, oltre il guado, risale nel bosco per imboccare la carraia in piano a sinistra. Ci si immette nella comunale asfaltata a destra per la borgata Sant’Anna, da dove si imbocca, a sinistra, il viottolo lungo il muro di cinta della prima cascina, che scende bruscamente nel successivo rittano. Si risale per un centinaio di metri per proseguire in piano fino alla frazione Scaroni, da cui si riprende l’asfalto verso il borgo fenogliano per eccellenza: San Benedetto Belbo.
San Benedetto è un luogo magico senza tempo, trasportato dalla caducità delle cose umane (il castello perduto, le case dirute, il monastero scomparso) all’eternità della letteratura maggiore, dal genio schivo e solitario del più grande scrittore italiano del dopoguerra. Non a caso le rare foto in cui Beppe Fenoglio sorride sono quasi tutte prese a San Benedetto, lui col vestito della festa che si muove sulla piazza, come un attore sul palco. Perché solo questo è oggi San Benedetto: una torre di scena in cui lo scrittore ancora e per sempre muove i suoi personaggi che sono ancora tutti lì, in quelle strade e in quelle case. Tutto qui parla di Fenoglio e Fenoglio sempre di San Benedetto ha parlato.
TERRITORI ATTRAVERSATI
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INFO PERCORSO
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Cuneo
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