
BTB - Variante 5A
Variante della tappa 5, che da Serralunga raggiunge Monforte passando da Castiglione Falletto, offrendo così un punto di visita diverso sul paesaggio che ci circonda.
Arrivati a Serralunga dai Cerrati si svolta a sinistra verso il borgo, ma, proprio prima della strettoia, si scende a destra al bivio del Garombo, sempre su asfalto. Giunti al fondo della borgata la strada diventa una sterrata che scende decisa verso il fondovalle, tra i vigneti di Margheria e Le Turne in poche piacevoli curve. Giunti al fondo si tiene la sinistra per poi, dopo il ponticello, svoltare nuovamente a destra su asfalto e percorrere un tratto della fondovalle sotto Perno, sino a giungere in vista del “panettone” di Castiglione Falletto.
Poco prima di una curva a destra, che dà su un altro ponte, lasciamo l’asfalto per imboccare a sinistra la capezzagna dello Scarrone, la vigna che decora il castello dei Falletti come una gonna ricamata. La strada, pur se con molte curve, sale decisa tra i vigneti e, ondeggiando, ci porta proprio sotto il concentrico medioevale. Siccome la strada è un anello che chiude tutto il borgo sino alla piazza è indifferente da che parte si percorre, ma suggeriamo di andare a destra per cogliere meglio l’antica geometria di spalti e fossati. Il massiccio castello, con la bella e rara torre cilindrica nel mezzo del cortile, più che dominare il borgo lo definisce in toto, lasciando la chiesa e le poche nobili e antiche case confinate in un paio di strade appena. A Castiglione è attiva anche una Cantina Comunale che propone spesso degustazioni e visite.
Usciamo dal paese su asfalto e teniamo la sinistra in direzione Monforte.
La strada inizia a salire per portarsi sullo spartiacque da cui si contemplano da un lato Perno e dall’altro i vigneti di Barolo incuneati tra Monforte e Castiglione. Proprio su questa strada è passata la cronometro del Giro d’Italia Barbaresco-Barolo, in uno dei suoi passaggi più spettacolari ed emozionanti.
Superato il confine comunale con Monforte lasciamo l’asfalto in prossimità del Favot, la grande cascina di Aldo Conterno, e scendiamo a sinistra tra i vigneti delle Rocche di Castiglione, per poi proseguire tra il bosco e la cascina quasi in piano; superato il Favot la nostra strada piega decisa a destra per inoltrarsi tra le frasche della rocca (che qui è poco pronunciata) e sbucare ai piedi del colle di Santo Stefano, antichissima pieve romanica che guarda i castelli di Perno e Castiglione, tappa obbligata per viandanti e pellegrini in viaggio su queste colline. La salita in capezzagna tra i vigneti è molto ripida, ma sarà ripagata dall’atmosfera di quiete mistica della piccola pieve. Davanti a noi la collina declina dolcemente verso il borgo di Perno, tutto raccolto attorno al castello (oggi più un palazzo nobiliare) dove in estate Giulio Einaudi riuniva la redazione nei lontani anni ’70. Una sosta è d’obbligo prima di riprendere a salire in ripida mulattiera, che taglia le curve della strada asfaltata, infilandosi a sinistra appena usciti dal borgo, per costeggiare il cimitero nuovo e sbucare, appena prima della curva a gomito, sopra il paese.
Questo è uno dei punti panoramici più straordinari di tutte le Langhe, che abbraccia in un sol colpo il Barolo di La Morra, Verduno e Roddi, con Castiglione davanti e, ancora, la chiesetta di Santo Stefano e il castello di Perno in primissimo piano, quasi irreali; poi, a destra, l’infinita successione di balze di Serralunga con il castello schiacciato contro le colline più scure delle alte Langhe. Un panorama straordinario e del tutto inatteso.
Si prosegue su asfalto per poche centinaia di metri per poi scendere, superato il bivio per Castelletto (dove la chiesa dell’Assunta del XVI sec. e l’antico cimitero meritano una visita), alla borgata Gramolere, dove, all’altezza della grande panchina viola, si seguono i segni sui muri delle cascine e, oltre le case, ci si infila dal cortile nella strada di campagna a sinistra che corre a mezza costa tra boschi e vigneti per ricongiungersi dopo un paio di chilometri alla provinciale. Poche fresche curve in asfalto tra gli alberi ed ecco il bivio a sinistra, su strada inghiaiata, che risale dolcemente la collina della Ginestra per scollinare poco prima della piscina pubblica e scendere quindi a Monforte dall’alto della Saracca (la parte antica del paese, praticamente appesa in verticale alla roccia della collina).
TERRITORI ATTRAVERSATI
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INFO PERCORSO
ACCESSIBILITA'
Lungo il percorso troverai:
Punti di interesse lungo il percorso
Via Roma
12055 Cuneo
Italia
Via Fracchia
12065 Cuneo
Italia