Bra, tra Palazzi e Giocattoli

Bra, tra Palazzi e Giocattoli

Outdoor, Itinerari urbani

Bra, tra Palazzi e Giocattoli

Dalla stazione FS, nei cui pressi si trovano parcheggi, si attraversa la via entrando nell’alberata Piazza Roma al cui centro domina un bel parco giochi con fontana. Si attraversa tutta la piazza mantenendo la destra, così da imboccare Via Audisio (l’Istituto Tecnico-Commerciale E. Guala fa da riferimento) che va percorsa nella sua interezza. Dopo un primo incrocio, la via si fa più stretta e piacevole. Al secondo incrocio si prende a sinistra per Via Vittorio Emanuele II, la via commerciale della città, affiancata da palazzi, passando davanti alla chiesa barocca di San Antonino.

  • per chi: per tutte le età, adatto ai passeggini
  • quando: tutto l’anno

Si prende quindi il secondo vicolo a destra, Via Gianolio, sbucando in Corso Garibaldi, che va percorso sulla sinistra, arrivando così in Piazza Caduti della Libertà, su cui si affacciano i principali monumenti cittadini.

Proprio di fronte, già ben visibile arrivando dal Corso, si affaccia la Chiesa di Sant’Andrea, eretta su disegno del Bernini da Guarino Guarini. A destra si erge la mole del Palazzo Comunale, di fondazione medioevale ma con aspetto settecentesco dovuto all’architetto Vittone. Affiancato a questo ancora Palazzo Valfrè e, più defilato, Palazzo Traversa. Chiude il fondo della piazza, a destra, la mole di Palazzo Garrone. Proprio davanti al Palazzo Comunale si trova la partenza del Grande Sentiero del Roero S1, un percorso a lunga percorrenza (oltre 40 km) che scorre lungo la dorsale delle Rocche attraversando borghi millenari. Troppo lungo per i piccoli che ne possono percorrere, però, brevi tratti.

Di fronte al Palazzo Comunale troviamo Palazzo Mathis, di origine medioevale ma pesantemente rimaneggiato nel 1700, nel cui pian terreno si trova l’Ufficio Informazioni, mentre al centro della piazza si trova la statua del Cottolengo, nativo di Bra, la cui casa sorge poco distante. Per vederla è sufficiente salire su Corso Cottolengo (pedonale) che ripercorre parallela, ma in posizione più elevata, la via fatta in precedenza per arrivare in piazza. Il Corso passa davanti alla candida Chiesa S.S. Trinità, detta dei “Battuti Bianchi”, le cui origini risalgono al 1200 anche se l’attuale aspetto è decisamente barocco. Subito dopo si trova la casa natale del santo. Questo tratto di via è particolarmente piacevole per i bambini, poiché sembra una larga pista per corse, chiusa al traffico e senza pericoli, con panchette addossate ai vasi di fiori in un punto di vista elevato.

Una scalinata riporta al parallelo Corso Garibaldi, scoprendo così gli ampi portici che sorreggono il tratto di strada appena fatta. Un altro luogo dove correre senza problemi avanti e indietro. All’altezza della scalinata appena discesa si attraversa il corso imboccando Via della Mendicità Istruita, ritornando così in Via Vittorio Emanuele II. Lo si ripercorre nuovamente verso destra fino all’incrocio, a sinistra con la pedonale Via Cavour, proprio di fronte alla Chiesa di San Giovanni Decollato, o dei “Battuti Neri”, noti per la loro assistenza ai carcerati e ai condannati a morte. Si percorre Via Cavour fin sulla Chiesa di San Rocco, edificio che, durante la Rivoluzione Francese, ospitava le adunanze politiche, e si prosegue sempre sulla stessa via, mantenendo la chiesa alla propria destra.

Si attraversa in diagonale verso destra Piazza Carlo Alberto, imboccando Via Umberto I fino all’incrocio con Via E. Guala, sulla sinistra (la via non è pedonale ma l’imbocco, da questo lato, è ostruito da un vaso per impedire l’accesso alle auto). Al termine della via si è giunti nei pressi della Biblioteca Comunale e all’interessante Museo del Giocattolo, una collezione unica di giocattoli di ogni tempo e materiale. Un viaggio nel mondo dell’infanzia così come è cambiata negli anni: da non mancare! Una volta fuori, una tappa è d’obbligo nell’adiacente Piazza Giolitti dove si trova un parco giochi e molto spazio per correre. Imboccata Via Trento e Trieste, dal lato del bar, si ritorna infine alla Stazione FS.

Note

Prodotto principe della città è senza dubbio il Formaggio Bra DOP, prodotto con il latte proveniente dalle malghe cuneesi, un latte vaccino nelle varianti tenero e duro. A questo si affianca la particolare Salsiccia di Bra, prodotta con carni magre di vitello e una piccola parte di grasso di maiale. Pare sia nata a causa della presenza, nella vicina Cherasco, di una comunità ebraica (in origine era di solo vitello), e si fregia di una Concessione Regia di Casa Savoia del 1847 che ne permetteva la preparazione; cosa particolare, poiché nel resto del territorio italiano l’utilizzo della carne bovina per le salsicce era vietato. Solitamente viene servita cruda come antipasto.

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