Andando dritti, appena prima di Piazza Alfieri, dove si corre attualmente il Palio di Asti (al civico 34 si trova l’Ente Turismo,) si imbocca a sinistra Via Giuseppe Gardini per rigirare quasi subito a sinistra in Via Astesano che porta all’omonima, deliziosa, Piazza stretta e lunga, con un piccolo parco giochi e tavolini. La si percorre interamente accedendo alla pedonale Via Repubblica Astese, al termine della quale si tiene leggermente la destra, così da entrare nella bella Piazza Statuto dominata dalla medioevale Torre Guttuari del XII secolo e tuttora abitata. I Guttuari erano ghibellini e proprio questo spazio vide nel corso del XIV secolo lo svolgersi di lotte tra le fazioni guelfe e ghibelline, culminate con la cacciata dei Guttuari nel 1304 e la distruzione della maggior parte dei loro palazzi per far posto alla Piazza delle Erbe.
- per chi: per tutte le età, adatto ai passeggini
- dislivello: irrilevante
- distanza: 3,8 km totali
- tempo necessario: 1,30 ore totali
- tipo di percorso: anello su asfalto
- quota media: 125 metri
- quando: tutto l’anno
Seguendo la linea dei portici medievali, si accede a Piazza San Secondo dove si ergono una accanto l’altra le facciate della Collegiata e del Palazzo Civico. L’edificio sacro risale al XIII-XV secolo, ma possiede ancora il campanile dell’XI secolo, la parte centrale della cripta del X secolo e custodisce, in una navata laterale, i drappi dei Palio corsi.
Dando le spalle al Municipio si prende la stretta Via dei Cappellai per girare subito a destra in Via Incisa, aggirando così la trecentesca casaforte del Palazzo del Podestà. La stretta via porta nel commerciale Corso Alfieri, da percorrere verso sinistra fino a raggiungere la possente Torre Comentina del XIII secolo, utilizzata un tempo come postazione di comando per la corsa del Palio, all’epoca svolta “alla lunga” (ossia per le vie cittadine e non in un circuito). Curiosamente, il castello che la ingloba non è della medesima epoca bensì è un’opera del 1898 in stile neogotico. All’altezza della piazza, a destra, si trovano i Giardini Alganon dove rinfrescarsi un momento (fontana).
Si prosegue ancora lungo Corso Alfieri, scandito ora da una serie di edifici museali come Palazzo Mazzetti sede del Museo Civico, mentre subito dopo si trovano la cripta romanica ed il Museo Sant’Anastasio, con resti archeologici di quattro chiese dell’VIII - XVII secolo, fronteggiati dall’altro lato della via da Palazzo Ottolenghi che ospita il Museo del Risorgimento e il Museo della Divisione Italiana Partigiana Garibaldi, mentre più avanti si trova la ottagonale Torre De Regibus, del XIII secolo.
Palazzo Alfieri, dove nacque nel 1749 il drammaturgo Vittorio Alfieri e che oggi ospita il Museo Alfieriano, ed il Museo Guglielminetti, anticipano Piazza Cairoli al cui fondo sorge un imponente platano piantato nel 1849. Un ultimo pezzo di Corso Alfieri porta di fronte alla Torre Rossa, costruzione del I secolo d.C. la cui parte inferiore è formata da ben sedici lati; si tratta di ciò che rimane dell’antica porta d’ingresso della città. Nel corso dell’XI secolo venne alzata per essere utilizzata come campanile dell’adiacente chiesa. Non parte del percorso, ma assolutamente meritevole di una visita Palazzo Michelerio con il Museo Paleontologico.
Si prende a destra la selciata Via Varrone passando di fronte alla Domus Romana che, al di sotto di un edificio abitato, presenta i resti di una casa patrizia dalla ricca pavimentazione. Quando la via sembra terminare contro un edificio, in Piazzetta S. Brunone, si prende a destra Via Cardinal Massaia arrivando prima ad un edificio di origine medievale, rimodernato in epoca rinascimentale e che ospita il Museo del Palio, e quindi alla Cattedrale di Asti, magnifico esempio di gotico in Piemonte. All’interno si trovano delle vasche battesimali dell’VIII secolo e del 1229, appoggiate su resti di colonne romane del I-II secolo a.C.
Si attraversa interamente Piazza della Cattedrale, ammirando il fianco dell’edificio sacro con il portico del XIV secolo ed il campanile romanico del 1266 per imboccare Via Cattedrale, percorrendo la quale si arriva in Piazza Catena. Si prosegue ancora dritti lungo Via Hope sbucando proprio a fianco della Torre Trojana che, con i suoi 44 metri di altezza, è la più alta torre medioevale del Piemonte. È anche chiamata “torre dell’orologio” poiché nel 1531 il Comune vi aveva fatto installare un orologio e una campana per le ore, tuttora presente. Ben 199 gradini permettono di salirvi per avere una vista dall’alto sulla città.
Si prosegue dritti lungo Via Cesare Battisti, si attraversa Corso Dante per continuare sotto i Portici Rossi mantenendo la sinistra. I portici terminano in breve e si continua lungo Corso Vittorio Alfieri. Il tratto in sé è meno interessante, ma necessario per arrivare al gioiello del complesso architettonico di San Pietro in Consavia, nato nel XII secolo come ospedale dell’Ordine dei Cavalieri di Gerusalemme, affiancato alla chiesa dedicata al Santo Sepolcro. Nel XIV secolo divenne addirittura Gran Priorato di Lombardia, con controllo dell’Ordine nel Nord Italia. La parte più antica è la Rotonda, costruita a similitudine del Santo Sepolcro di Gerusalemme mentre l’edificio quadrato è la cappella di Valperga del 1446. Gli edifici, oggi sconsacrati, sono utilizzati come sede espositiva.
Dopo la visita si torna indietro fino alla zona dei portici per prendere ora a sinistra Piazza Vittorio Alfieri, da cui si è partiti. Al termine della piazza, tenendo la sinistra, si apre l’ingresso dell’ombroso Parco della Resistenza con panchine, fontane e un’area giochi, attraversato il quale si torna a Piazza del Campo del Palio.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.