Si prende il via da Piazza Rossino, a nord del centro cittadino e alle spalle della chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Proprio accanto alla chiesa si imbocca Corso Roma che introduce nel centro storico, caratterizzato da una bella selciata. Girandosi, è possibile ammirare la parrocchiale con la sua vistosa facciata decorata, posta dove, anticamente, esisteva già la cappella attorno cui fu costruito il fortilizio di San Damiano. Proprio accanto vi è una seconda chiesa, la Confraternita della Santissima Annunziata del XVI secolo. Ancora più curioso il campanile, una torre circolare la cui base è l’unico rimasuglio del castello Trecentesco.
- per chi: bambini dai 6 anni
- non adatto ai passeggini (bambini piccoli portati a spalla con zaino portabimbo)
- dislivello: +180 metri totali
- distanza: 8,5 km totali
- tempo necessario: 3 ore totali
- tipo di percorso: anello su asfalto, sterrata, tracce erbose
- quota di partenza: 175 metri
- quota minima: 155 metri
- quota massima: 265 metri
- quando: primavera, autunno, inverni poco nevosi
Si prosegue lungo Corso Roma, fiancheggiato da portici e selciata, e non si può fare a meno di notare la disposizione delle vie laterali, perfettamente perpendicolari e ancora acciottolate a sottolineare l’impianto antico del centro, uguale a quello che appare sulle mappe del XVIII secolo. Attraversata Piazza della Libertà, su cui si affaccia il Municipio e in cui si trova una rinfrescante fontana a raso, oltre all’Enoteca Colline Alfieri dell’Astigiano, si continua fino ad arrivare su Piazza Camisola, al termine del centro storico.
Si prende a sinistra camminando al centro del viale alberato sopraelevato, residuo degli antichi bastioni, per poi scendere con una scala su Piazza 1275 dove si trova, a sinistra, il Foro Boario (sede polifunzionale). Il percorso prosegue invece dritti, attraversando interamente il parcheggio di Piazza Papa Giovanni XXIII per imboccare Via Borbone verso destra che, in leggera discesa, porta fuori dal centro abitato.
Si ignorano tutti i bivi fino a quello indicato dal cartello “frazione San Luigi” che manda a sinistra su una strada asfaltata pianeggiante che si inoltra tra i campi. Un ponte porta ad attraversare il Rio Borbore, per proseguire dritti su asfalto. Al primo incrocio ci si tiene a destra mentre al secondo, caratterizzato da un filare di viti sostenute da matite giganti, si va a sinistra cominciando a salire.
Finora il paesaggio era caratterizzato da granoturco e noccioli, adesso cominciano ad avvicinarsi anche i filari di vite. Procedendo sempre in salita si arriva alla frazione San Luigi e al piazzale di fronte alla chiesa omonima, superbo punto panoramico con vista sulle colline in direzione di Govone e San Martino Alfieri. Chiesa alle spalle, si continua su asfalto che prosegue lungo la cresta collinare per diventare poi sterrata e continuare piacevole tra i vigneti. Ad una curva verso sinistra si abbandona la sterrata, per proseguire verso destra lungo la pista che costeggia un vigneto, mantenendosi graduale con magnifiche viste sui filari.
Se si dovessero avere dubbi, è possibile proseguire dritti lungo la sterrata ora in leggera discesa, per girare a destra appena prima di alcune abitazioni su una sterrata in leggera salita. Entrambe le vie si ricongiungono più avanti.
Si imbocca ora la sterrata in leggera salita (cartello di legno “Corricollina”). Quando ci si affaccia sul panorama opposto, si va a destra su sterrata ora delimitata spesso da noccioli, che fa percorrere la cresta della collina opposta a quella percorsa in precedenza. Al primo bivio si tiene verso destra mentre al secondo si va a sinistra, seguendo sempre sulla sterrata più evidente che prosegue lungo la cresta e che comincia a digradare, passando ad una vegetazione più fitta di noccioli, incolto e bosco. Quando ci si trova di nuovo tra vigneti, si deve prestare attenzione alla pista che devia nettamente verso destra, in forte discesa e che fa perdere rapidamente quota portando su una sterrata di fondovalle.
La si prende verso sinistra, procedendo graduali in un’are più agricola caratterizzata dalla presenza di pioppi fino ad arrivare accanto al ponte già percorso all’andata. Da qui si torna indietro sulla medesima via.
Note
Escursione accessibile anche a passeggini di tipi sportivo, ma da evitare dopo forti piogge per via del fango.
Nei pressi del cimitero si trovano due curiose “sedie giganti” di metallo.
Numerose le fiere e gli eventi che si svolgono a San Damiano, come “La Barbera incontra”, la Fiera Regionale del Tartufo o la Fiera Storica del Cappone Nostrano, dove è possibile assaggiare “I Sandamianesi”, dolci formati da una cialda a base di nocciole che racchiudono un cuore di crema, cioccolato e nocciole.
NOTA BENE: La competenza sulla manutenzione e sulla percorribilità dei vari sentieri è in capo ai comuni sede di percorso. L'Ente Turismo, pertanto, non risponde di eventuali disservizi, ma è volentieri a disposizione per raccogliere le vostre segnalazioni, così da poterli inoltrare alle autorità interessate.