Piccolo, suggestivo simbolo della convivenza tra uomo e natura: Bergolo “il Paese di Pietra”.
Bergolo è un “bumbunin”. Si dice così in piemontese: è una bomboniera. Ha solo 56 abitanti, uno dei comuni più piccoli d’Italia, eppure è un inno alla vita e guarda al futuro con estremo ottimismo. E’ un paese di pietra, la pietra dura e solida delle Langhe, ma è tenero e avvolgente come uno scialle di morbida lana; merito anche dell’arte che colora le sue vie (un concorso ogni anno porta nuove opere in paese).
Luogo votato all’arte e alla cultura, in cui meditare accarezzati dal vento che profuma di mare.
A metà strada tra Alba e le coste liguri Bergolo ha la capacità di organizzare proposte culturali il cui interesse supera i confini regionali e raggiunge luoghi lontani, un tempo con la sola forza del passa parola oggi supportato dai social. Tanti colori e tante le iniziative, come ad esempio il Memorial Ezra Pound, sorto nel 2003 (uno spazio panoramico caratterizzato da 9 grandi pietre, con un anfiteatro destinato a spettacoli e concerti) o l’aver dedicato a Dante Alighieri, in occasione del 700° anniversario della morte, il suggestivo percorso in cresta che conduce al luogo simbolo del paese: la Pieve di San Sebastiano. Passo dopo passo, accompagnati dai suggestivi versi danteschi, eccola svettare sulla sommità del colle: piccola, essenziale e armonica, con i suoi mille anni di storia si staglia in un cielo terso spazzato dai venti del mare e in perfetta sintonia con un paesaggio da ammirare in ogni stagione.

Noccioleti, boschi e opere d’arte, lì dove le montagne flirtano con il mare San Sebastiano veglia e protegge.
Primitiva parrocchiale del paese, venne dedicata a San Sebastiano a protezione dalle pestilenze che raggiungevano queste alture attraverso la via del sale che, ancora oggi, passa proprio nei pressi della cappella Un piccolo cimitero e alcune antiche lapidi che spuntano nel prato davanti alla chiesetta, ma non c’è tristezza, c’è un senso di pace e profonda spiritualità. Una piccola barca azzurra e bianca adagiata sul lato a Sud a ricordare Caronte e il suo lavoro di traghettatore di anime. All’interno oggi sono custoditi alcuni elementi di una scenografia di Luzzati. Bergolo stupisce e regala momenti di assoluta serenità e romanticismo.
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