Nelle Terre dei Santi

L’Astigiano è una delle più famose regioni vinicole italiane, nota soprattutto per i suoi vini rossi e gli spumanti, ma ben pochi sanno che queste splendide colline hanno dato i natali a grandi uomini passati alla storia per la loro spiritualità e per il loro impegno sociale. Queste, infatti, sono le terre di San Giovanni Bosco fondatore dell’ordine dei Salesiani, ma sono anche i luoghi di San Giuseppe Cafasso, di San Domenico Savio, del Cardinal Massaja, Margherita Occhiena, Giuseppe Allamano e Luigi Variara.

Questo percorso ad anello, nella sua versione corta (7.5 km) o completa (14 km) ti condurrà attraverso i paesaggi dove vissero e si mossero questi uomini e donne che, spinti dalla fede, sono stati ambasciatori di pace e fratellanza. Camminare tra queste colline si rivelerà, quindi, un’esperienza fisica e al tempo stesso spirituale, merito anche della natura che si farà abbracciare con lo sguardo.

Il tragitto, nelle due opzioni lungo o corto, prende le mosse dalla Cantina Sociale di Castelnuovo Don Bosco. Segui i segnavia bianchi e rossi del CAI e attraversa il centro storico del paese. Incontrai l’antica chiesa parrocchiale, alcuni palazzi storici e, giungendo in Via Argentero, passerai nei pressi dell’antico collegio Salesiano.

Tramite Via Madonna del Castello si arriva in prossimità della piccola cappella di San Sebastiano e, svoltando a destra, su Via Antica di Albugnano ci si avvia su un tratto del Cammino di Don Bosco, l’itinerario che collega il Santuario di Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco con il colle in cui nacque il Santo astigiano. Raggiunto il crinale, potrai ammirare degli splendidi paesaggi e incontrerai altre testimonianze storico-religiose come la cappella di San Barnaba, Madonna del Ròch e, in mezzo ai vigneti, noterai anche la sagoma dalle tinte tenui della chiesa di San Pietro in Zucca, un tempo chiamata Chiesa dei Morti per la presenza di alcune sepolture.

Svolta a destra nei pressi di Cascina Miretti e, su strada sterrata tra i vigneti, raggiungi la Cascina Galavertino. Da questo punto in poi si procede su sentiero erboso, mantenendo la destra sul crinale, per godere di una vista panoramica su Pino d’Asti. Poco oltre, in località Ranello i due percorsi, lungo e corto, si dividono.

Se non hai voglia di cimentarti in altri saliscendi, puoi decidere di procedere sul tracciato breve e proseguire diritto per Strada Mosparone. Raggiunto l’incrocio per Ranello (circa 500m) si svolta a destra in leggera discesa, ricongiungendosi con la parte conclusiva del percorso più lungo.

Quest’ultimo, invece, prevede la svolta a sinistra, sempre su uno sterrato che attraversa in discesa un bosco, al termine del quale si raggiunge il fondovalle con il torrente Nissone che si attraversa tramite un ponte. Il sentiero sale verso Pino d’Asti e si raggiunge la SP 81 e la chiesa di Santa Maria della Pieve dove poter fare una sosta. Riprendi il percorso su uno sterrato in discesa e raggiungi l’area naturalistica di Muscandia, un’oasi ambientale incontaminata di grande interesse naturalistico e paleontologico.

Proseguendo, eccoti arrivato a Mondonio nei luoghi di San Domenico Savio. Ripiega quindi per un breve tratto sulla provinciale per Pino d’Asti e immettiti su un sentiero erboso, per poi raggiungere le Case Ranello, dove il sentiero lungo si ricongiunge con quello corto. Campi, vigneti, boschi, paesaggi da ammirare, arrivando alla Strada del Papa e, raggiunto un quadrivio, proseguire per arrivare nei prati del fondovalle. Giunto alla trafficata provinciale troverai le indicazioni per ritornare al punto di partenza del nostro percorso nelle terre dei Santi.