
Il Giro di San Rocco
In termini tecnici, quelli usati dal CAI di Asti che ha tracciato questo itinerario, la definiscono “scarsa pressione antropica”. In termini emozionali lo definiremmo un ambiente naturale, per lo più incontaminato, in cui immergersi con tutti i sensi e lasciarsi guidare dalla sola voglia di riconnettersi con il creato.
È così che si presenta la Langa Astigiana, tra i comuni di Roccaverano e Serole, lungo il tracciato ad anello che collega località San Rocco con Serole e Bric Puschera, la “vetta di Langa” dalla quale potrai apprezzare un paesaggio straordinario.
Raggiungi la seicentesca chiesetta di San Rocco di Roccaverano dove troverai un parcheggio e un’area picnic. Individua i segnavia del CAI subito a destra dell’edificio religioso e prosegui su una stradina asfaltata che, dopo alcuni tornanti in discesa, ti condurrà a Case Boglioli. Qui si incrocia il sentiero 502 e procedi a destra camminando tra terrazzamenti e, dopo aver incontrato alcune cascine, ci si addentra nel bosco. Raggiungerai la SP 47 per Serole, incontrando la chiesetta di San Sebastiano, per proseguire, sempre sulla provinciale, ed entrare nell’abitato di Serole, piccolo comune che esprime l’essenza della Langa: circondato da calanchi e boschi, un tempo battuti dai feudatari delle valli che qui venivano a caccia, ma anche di prati e di pascoli frequentati da quelle caprette che poi forniranno dell’ottimo latte con cui vengono prodotti i tipici formaggi di Langa.
Dopo 400 metri dal concentrico abbandona la provinciale e prosegui su una stradina di ghiaia in salita che ti porta all’acquedotto, piegherai verso destra e il sentiero diventa pianeggiante, ma per poco, perché per raggiungere le rovine del castello di Serole dovrai affrontare un’altra salita.
Prosegui circondato da un bosco che, da quello umido e fresco tipico del fondovalle, incontrato all'inizio, con esemplari di quercia e carpino bianco, diventa un bosco più asciutto e rado, dominato da orniello, roverella, pino silvestre e con cespugli di biancospino, sanguinello, prugnolo. Qui compaiono anche radure più o meno ampie e antichi terrazzamenti; tutto questo non fa che accrescere la ricchezza di specie animali che, in tanta varietà di ambienti, trovano numerosi spazi e risorse per il loro sostentamento. Eccoti così giunto ai piedi di Bric Puschera, che con i suoi 851 metri s.l.m, è la vetta più alta della provincia di Asti. Lo raggiungerai dopo una salita impegnativa, ma ne varrà la pena: potrai fare una sosta per riprendere fiato e ammirare un incantevole paesaggio sulle valli sottostanti e sulle dorsali montane.
Prosegui su strada sterrata, in lieve discesa, passando nei pressi di un impianto forestale di conifere. Un cancello in legno ti immette sul cammino che segna il confine tra un bosco misto di latifoglie e prati al naturale e, per questo, ricchissimi di fioriture di essenze spontanee (orchidee spontanee incluse), vera manna per molte specie di farfalle. Dopo 400 m dalla sommità il tracciato compie alcune svolte, sempre in discesa. Raggiungi la strada provinciale dove svolterai a sinistra: qualche tornante e sarai di ritorno al punto di partenza a Roccaverano.
TERRITORI ATTRAVERSATI
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INFO PERCORSO
ACCESSIBILITA'
Lungo il percorso troverai:
Punti di interesse lungo il percorso
SP124
14059 Asti
Italia
SP124
14059 Asti
Italia