
Via dell’Acqua – Tappa 2
Dal concentrico di Valfenera ci dirigiamo verso sud, attraverso la vallata, attraversando aree caratterizzate dalla forte presenza di boschi e arrivando a frazione San Sebastiano, dove possiamo visitare la piccola chiesetta settecentesca.
Proseguiamo lungo il crinale, apprezzando i diversi punti panoramici sino ad arrivare in località Valmaggiore, tipico insediamento dei crinali collinari e proseguiamo sino a Frazione Villata. In questa frazione durante la Seconda Guerra Mondiale si insediò la Brigata GL “Domenico Tamietti”, uno dei primi nuclei partigiani, guidata dal comandante Giovanni Scagliola, detto “Piero”. Dalla frazione proseguiamo in direzione ovest, attraverso aree boscate e aree agricole, per arrivare quindi a Cellarengo, in prossimità di Strada Ferrere. Le prime notizie storiche riguardanti Cellarengo risalgono all’anno 862. Inizialmente esso appartiene ai territori dell’abbazia di Nonantola e per poi passare, nel 1200, tra i possedimenti del Monastero di Sant’Anastasio di Asti. Dal 1214 il villaggio divenne comune e subì vari passaggi tra alcune importanti famiglie astigiane. Di particolare importanza, storicamente, risulta essere la presenza di un castello, riccamente decorato e dotato di parco e di cappella di corte. Esso subì varie vicissitudini, passando da vari proprietari sino a quando l’ultimo di questi, i fratelli Jona di Canale, lo vendettero ai contadini che lo distrussero per venderne i mattoni facendone perdere le tracce. Rimangono importanti tracce artistiche nella chiesa di San Giovanni Battista e nella Cappella della Madonna Assunta.
Proseguiamo dunque la tratta verso nord, per circa 10 km, attraversando una piana avente vocazione fortemente agricola grazie alla presenza di numerosi corsi d’acqua e laghetti, perfettamente visibili durante il percorso. Attraversiamo il paese di Isolabella e arriviamo nel concentrico di Villanova d’Asti, termine della seconda tappa.
Villanova d’Asti originariamente era un semplice villaggio denominato Corvaglia, appartenente alla casa di Sassonia. Nel 1001 Ottone III donava tale villaggio al monastero di S. Felice di Pavia. Attorno ad esso iniziarono quindi ad insediarsi contadini al servizio del monastero e questo insediamento prese il nome di Villanova della Piana. In seguito ad alcune rivolte dei contadini e al crescente indebitamento del monastero per sedarle, il territorio di Corvaglia e di Villanova della Piana fu venduto al comune di Asti nel 1210. Da allora l’abitato venne denominato Villanova d’Asti. Numerose sono le testimonianze presenti nel territorio, tra le quali ricordiamo la chiesa di San Martino, il Santuario della Beata Vergine, la torre civica e il castello.
TERRITORI ATTRAVERSATI
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INFO PERCORSO
ACCESSIBILITA'
Lungo il percorso troverai:
Punti di interesse lungo il percorso
Via Europa
14017 Asti
Italia
14019 Asti
Italia