
Via dei Briganti - Tappa 3
A partire dal concentrico di Villafranca d’Asti, dove si può effettuare una visita alla splendida chiesa barocca del Castellamonte, si abbandona il nucleo principale attraversando prima la strada statale e poi, tramite un sottopasso, l’autostrada. Il primo tratto di cammino percorre una strada bianca parallela all'autostrada stessa, quindi si prosegue fino ad arrivare in prossimità della regione Crocetta per poi dirigersi verso nord, entrando nell'ambiente della Valtriversa.
Il nome deriva dal torrente Traversola, corso d’acqua principale della vallata, a cui si deve il nome e sulle cui sponde, in passato, sorgevano numerosi mulini, molto importanti nell’economia territoriale. In corrispondenza del torrente Traversola possiamo intraprendere la Variante 3A che si collega alla Via dell’Acqua e quindi a San Paolo Solbrito.
Continuiamo lungo la Tappa 3 e percorriamo la vallata, attraversando campi coltivati e piccole aree boscate sino ad arrivare all’incrocio con SP 10, dalla quale possiamo risalire sino ad arrivare al concentrico di Maretto, attraverso una strada campestre che porta direttamente al centro. Maretto, il cui nome deriva dal latino Meleto (luogo cioè caratterizzato dalla presenza di alberi di melo), le cui origini risalgono probabilmente all’epoca romana, diede in passato origine a tre distinti centri abitati Meletum de Troya (Maretto), Meletum Roatum (Roatto), Meletum de Montafia (insediamento questo ultimo successivamente scomparso). L’elemento più significativo di Maretto è la chiesa parrocchiale, costruita nel XVIII secolo, e dedicata ai SS. Maria e Michele. Molta importanza riveste anche la chiesa della S. Croce, edificata nel XVII secolo e già sede della confraternita dei “battuti”.
Attraversando il centro storico si prosegue sino ad arrivare al vicinissimo nucleo di Roatto, punto terminale della terza tappa.
Da qui possiamo intraprendere la Variante 3A di collegamento alla Via dei Santi e al comune di Cortandone oppure la Variante 3B. La storia di Roatto sembra non sia mai stata interessata da episodi bellici come invece molti dei comuni dell’Astigiano e queste vicende si riflettono sul suo castello che con il tempo si è trasformato in residenza signorile. Notevole importanza assume inoltre la chiesa parrocchiale dei Santi Michele e Radegonda, del XIX secolo e costruita sul sedime di una precedente chiesa di antica formazione.
TERRITORI ATTRAVERSATI
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INFO PERCORSO
ACCESSIBILITA'
Lungo il percorso troverai:
Punti di interesse lungo il percorso
Via Sant'Elena
14018 Asti
Italia
SP49A
14018 Asti
Italia