Alta Langa Bianco

Alta Langa Bianco

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Alta Langa Bianco
Bianco come il formaggio che viene prodotto su queste colline, questo percorso di circa 52 km ci conduce per mano nell’Alta Langa più profonda. Tra boschi, pascoli e panorami mozzafiato, si pedala di borgo in borgo, tra cappelle secolari, castelli arroccati sulla cima della collina e piccoli gioielli che non ti aspetti.  
A Levice il percorso si collega con l’Alta Langa Verde, mentre da Mombarcaro si può raggiungere Paroldo e, da qui, sconfinare verso la Langa Cebana.

Il bianco, si sa, è la somma di tutti i colori e, lungo questo tracciato, di colori ne vedrai moltissimi: il percorso bianco si rivelerà come un vero e proprio “pantone di nuance” creato per donare emozioni e riconnetterti con la natura.

Si parte da Monesiglio, un antico paese che sorge sulle pendici di quei colli che separano la Valle Bormida dalla Valle Uzzone.  Prima di iniziare o in arrivo dedica qualche minuto a  questo borgo che va molto fiero del suo castello con le torri merlate, della pieve romanica di Santa Maria dell’Acqua Dolce, del Museo della Seta nei locali della ex filanda e del piccolo Museo di Langa allestito in quella che un tempo fu la casa della scrittrice Maria Tarditi.

Prosegui in direzione Prunetto dove, salendo fin su poi fare una sosta presso l’omonimo castello medievale che ti regala la sensazione di aver viaggiato nel tempo ancor prima che nello spazio. Ai piedi del maniero puoi vedere anche il Santuario della Madonna del Carmine, edificato nel  XIV secolo.

Respira e prenditi tutto il tempo necessario per ammirare il paesaggio che ti circonda e solo dopo rimettiti in viaggio alla volta di Levice, il piccolo centro che vanta un’eccellente produzione di miele e, ovviamente, di nocciole. Qui puoi scegliere se proseguire sul percorso Alta Langa Verde oppure se proseguire su questa traccia e raggiungere così, nel fondovalle, il comune di Gorzegno, dove i ruderi del fortilizio ti parlano della sua antica storia.

Pedalando, non dimenticare mai di ammirare il paesaggio e di ascoltare il suono della natura che, timida, osserva il tuo incedere e, in men che non si dica, sei arrivato a Niella Belbo e, subito dopo, a San Benedetto Belbo tra quelle colline care a Beppe Fenoglio che qui trascorse alcuni periodi della sua vita. Arroccato su un poggio  ti attende Mombarcaro con il suo pregevole centro storico, le sue stradine lascricate, le meridiane e angoli caratteristici tutti da ammirare. Un punto panoramico unico che ti permette di allungare lo sguardo e, nelle giornate terse, di vedere anche l’azzurro del mar Ligure.

Giunto a questo punto puoi decidere se ritornare a Monesiglio oppure, allungarti fino a Paroldo per un assaggio di Langa Cebana, con i suoi campi di lavanda  su colline che flirtano, timidamente, con l’Appennino. Ripercorri la strada che ti ha condotto a Paroldo e, al bivio segui le indicazioni per Noceto per raggiungere il punto di partenza.

Bianco, dunque, come il prodotto della fusione di tutti i colori che hai ammirato, come bianco è il vello degli ovini che popolano i pascoli che hai attraversato, come bianco è il loro latte e così il gustosissimo formaggio che se ne ricava e che, ovviamente, merita di essere gustato. 

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