Epoche diverse e piani temporali lontani: un viaggio nella storia di Alba.
Fronte larga, sguardo severo e due bizzarri baffetti ricurvi alla Dalì che lasciano trasparire tutta la sua verve creativa. Federico Eusebio era nato ad Alba nel 1852 da una famiglia originaria di Magliano Alfieri, fu professore di archeologia e letteratura latina all’Università di Genova, ma dedicò la sua vita alla sua città e alle Langhe. Un legame molto forte: amava la sua terra e voleva che nulla della storia di queste colline andasse perso. Iniziò il suo progetto, tra scavi e ricerche, ma soprattutto coinvolgendo i suoi concittadini e invitandoli a fare attenzione a tutto ciò che capitava di rinvenire lavorando in campagna. Un nuovo modo di fare archeologia, un modo condiviso e vivo che non tardò a dare i suoi frutti e che oggi possiamo ammirare nelle sale del Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio, da lui istituito nel 1897.

Un autentico scrigno che custodisce il passato delle Langhe.
Gli albesi sono molto fieri della millenaria storia di queste colline al punto da avergli dedicato uno dei luoghi simbolo, nel cuore della città, tra le viuzze che brulicano di vita, come se non volessero mai perdere d’occhio le loro radici. Un percorso dal Neolitico al Medioevo narrato attraverso i reperti frutto della ricerca collettiva e che oggi occupano 21 sale espositive suddivise in tre sezioni: Archeologia Preistorica, Archeologia Romana e Scienze Naturali.
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