Un Santo e le sue colline: Don Bosco, i luoghi dell’infanzia e della vocazione.
Un’area collinare nota per i grandi vini, ma non tutti sanno che queste terre hanno dato i natali a uomini e donne passate alla storia per la loro spiritualità e per l’impegno sociale. Queste infatti sono le colline dei Santi, primo fra tutti San Giovanni Bosco, fondatore della congregazione dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Tutto ha inizio ai Becchi, una piccola borgata di frazione Morialdo (Castelnuovo Don Bosco): è qui che il 16 agosto 1815, nella “cascina Biglione”, dove il padre lavorava come mezzadro, nasce Giovanni Bosco. Fin da subito non fu una vita facile. A soli due anni rimase orfano di padre e nonostante le mille difficoltà ricevette da Mamma Margherita (proclamata Venerabile nel 2006), un’educazione volta ai valori umani dell’accoglienza e della carità. Proprio lì, all’età di nove anni, Giovanni farà il sogno profetico della sua futura missione: prendersi cura della gioventù.

Un grande tempio, un luogo di pellegrinaggi, memoria e cultura.
Oggi, nei pressi di “cascina Biglione”, sorge una monumentale basilica, costituita da due chiese sovrapposte. La Chiesa Superiore che svetta con la sua notevole cupola, due campanili, una grandiosa scalinata e la Chiesa Inferiore, dov’è conservata una preziosa reliquia del Santo. Il Colle ospita gli edifici ricchi di testimonianze, come la Casa Natale di San Giovanni Bosco, il Santuarietto di Maria Ausiliatrice, la Cappella del Rosario, la casa del fratello Giuseppe con il Museo della Civiltà Contadina dell’Ottocento, il prato del sogno, nonché il Museo Etnologico Missionario e un centro di formazione professionale.
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